CARDINI E L´AUTODAFÉ DI TOAFF di Franco Cardini
Italia:
caso Toaff, Cardini parla del "triste epilogo della rinuncia" Tra il sereno confronto fra tesi e ipotesi storiche da una parte, il mondo ebraico dall'altra, v'è l'ombra tragica della Shoah con tutto quel che comporta: comprese le penose discussioni relative a revisionismo e negazionismo. Non fingiamo che tutto ciò non ci riguardi, non dissimuliamo il nostro turbamento dinanzi al pericoloso gorgo d'interferenze continue tra ricerca storica, uso della storia, speculazione politica e quindi condizionamento della libertà d'espressione che tutto ciò comporta. Dalla proposta Mastella di sancire per legge quale sia la verità storica, che ricalca altre penose scelte del genere adottate da altri paesi europei, sino alla decisione di Toaff corre un filo nero che rischia di strangolare la libertà, e quindi anche la cultura e la ricerca scientifica, che senza libertà non possono svilupparsi appieno. E tutto ciò in un paese del "nostro Occidente" così fiero della sua democrazia e delle sue libere istituzioni che pretende addirittura d'essere in diritto d'esportare. Magari con la forza, come s'è di recente visto. Questa è una cocente sconfitta per tutti, per la nostra cultura e per la nostra società. Un libro ritirato dal commercio, a pochi giorni dalla sua uscita, equivale a un libro distrutto. A un
libro bruciato. I libri, li bruciavano gli inquisitori e i nazisti. Non
nascondiamoci dietro un dito. Uno studioso serio è stato sommerso da un
torrente di critiche alcune delle quali magari plausibili e sotto il
profilo scientifico perfino sacrosante o comunque legittime, ma altre del
tutto extrascientifiche e per giunta formulate aprioristicamente,
addirittura prima che il suo libro uscisse e da gente che evidentemente
nemmeno l'aveva letto. Non so se abbiamo il diritto di chiedere ad Ariel
Toaff spiegazioni su quanto ha dovuto fare. Un senso di rispetto e di
pietas (non solo - e non tanto - nei suoi confronti) m'indurrebbe quasi a
ritenere che di questo brutto episodio sarebbe meglio non parlar più.
Finger che non sia mai accaduto. Il fatto è che, purtroppo, è successo. E
questo obbliga tutti noi a farci un sacco di tristi, dure, compromettenti
domande. Verso quale altro 1984, verso quale altro "Fahrenheit 451" si sta
dirigendo la nostra iperliberissima società?
"Pasque di sangue"
al sito
http://www.thule-italia.net/letteraria/Pasque%20di%20Sangue.pdf
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