Marienfels:
una storia tedesca
di
Harm Wulf - Società Thule Italia
Il memoriale integro
Più
di trent'anni fa, nel
1971, a
Marienfels un villaggio di circa 3.000 abitanti vicino Coblenza in
Germania fu eretto un monumento per commemorare gli oltre 20.000 caduti
della I.SS Panzer Division “Leibstandarte” e della XII.SS Panzer
Division “Hitlerjugend” reparti delle Waffen SS. Esisteva un legame
storico preciso tra quel villaggio e i reduci della seconda guerra
mondiale. Nell’inverno del 1939 - 1940 i membri delle due divisioni
erano stati acquartierati presso privati nel piccolo villaggio del Taunus.
Erano nati rapporti d’amicizia tra gli abitanti e i militari che avevano
portato alla costruzione nel piccolo cimitero del paese di un monumento
che ricordasse quanti avevano dato la vita per il proprio paese. In questo
luogo si riunivano nel giorno dei morti le schiere sempre più ridotte dei
reduci e quanti avessero voluto ricordare i caduti. La scritta del
memoriale recitava "I morti della guerra ammoniscono il mondo
alla pace": sopra una croce di ferro e le parole "Ai nostri
camerati caduti del I.Panzer-Korps. Fedeltà per i fedeli". Dal
2001 il comune, attraverso l’opera del sindaco SPD Alex Harlos, aveva
intimato al Kameradenschaftsverband (l’associazione dei reduci) ed al
suo rappresentante Claus Cordsen di 83 anni la rimozione dei simboli delle
Panzer Division ed il pagamento di una forte somma per “assicurazione”.
L’azione intimidatoria nei confronti dei reduci era appoggiata anche dal
parroco cattolico della comunità Moos e da diversi membri della comunità
sensibili alla dittatura del “political correctness”. Giganteschi
memoriali per l’olocausto sorgono in ogni dove, l’ultimo a Berlino a
pochi passi dalla porta di Brandeburgo, ma l’attenzione dei media e dei
censori liberali era indirizzata verso il piccolo memoriale di un
villaggio di 3.000 persone. Sotto la pressione dei media, del parroco
cattolico e del sindaco socialista il comune provvedeva a rimuovere i due
simboli delle Divisioni Waffen SS. Seguivano diverse azioni notturne di
coraggiosi “antifascisti” che di notte imbrattavano il piccolo
sacrario con la scritta “assassini” e rimuovevano la “T” dalla
scritta “Treue um Treue” (Fedeltà per i fedeli) rendendola “Reue um
Treue” (Rimorso per i fedeli). Dopo queste miserie, mai riportate dalla
grande stampa, si arrivava al bando per la tradizionale cerimonia di
commemorazione di novembre dei reduci. La paura era che tra questi si
potessero infiltrare pericolosi eversori. Erano seguite diverse
dimostrazioni di segno opposto: coloro che chiedevano di poter continuare
ad onorare i morti e coloro che chiedevano il divieto di commemorare. La
storia già abbastanza squallida sarebbe dovuta terminare nella notte del
3 maggio 2004. Ignoti “eroi” provvedevano alla completa distruzione
del monumento ai caduti. La polizia rimoveva i resti del monumento
portandoli nel terreno di un membro del Kameradenschaftsverband. Fiori
erano deposti sul luogo dello scempio. Alcuni promettono la ricostruzione
identica a Fetterode presso Eichsfeld in Turingia in un terreno privato.
Anche quest’anno si terrà a Marienfels la quinta marcia di protesta
intitolata "Für
den Wiederaufbau des Denkmals des I.SS-Panzerkorps!" (Per la
ricostruzione del monumento del I. SS-Panzerkorps). Gli organizzatori
chiedono a tutti coloro che ritengono doveroso ed onorevole ricordare il
sacrificio di chi ha dato la propria vita per la difesa della patria di
partecipare. La data fissata è il 13 maggio 2006 alle ore 14.00 presso il
cimitero Friedhof Marienfels.
Maggiori
informazioni sugli eventi al sito : www.widerstandnord.com/aktionsbuero/
Wir
werden unseren Schwur nicht brechen: Treue um Treue!
Sindaco e parroco (sullo
sfondo il memoriale vandalizzato da scritte)
Rimozione
delle insegne delle divisioni e della "T"
La
distruzione
La
protesta
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